“Un viaggio straordinario attraverso l’India che vi incanterà e vi farà innamorare della sua bellezza e complessità.”
Guido Schmidt ci conduce in un interessantissimo viaggio alla scoperta delle terre dell’India in Namastè, libro edito da Il giardino della cultura e contenuto all’interno della collana dal titolo I navigatori.
A fare da nucleo centrale all’opera è il tema del viaggio, della scoperta di nuove terre e dello scambio culturale. Dalle dimensioni del territorio al numero dei suoi abitanti, passando per la potenza economica fino alla varietà di religioni praticate, il testo analizza ogni più piccolo dettaglio dell’India, tentando di offrire un quadro generale degli standard di vita del Paese.
Un’immagine veritiera che cattura non solo l’innegabile bellezza paesaggistica e architettonica che lo caratterizza, ma anche le contraddizioni e delle difficoltà che gli abitanti sono costretti a subire ogni giorno a causa delle differenze economiche, politiche e culturali che separano le varie fasce della popolazione.
Ma attenzione! Anche gli aspetti più problematici di questa Terra così polarizzante non vengono mai presentati con uno sguardo xenofobo! Al contrario, leggiamo e percepiamo solo grande curiosità tra le pagine di Namastè. L’intento dell’autore è, infatti, quello di condividere e trasmettere ai lettori l’amore, l’attrazione e la riverenza che egli nutre nei confronti dell’India, e invitarli ad apprezzarne la bellezza disarmante.
Una passione, quella di Schmidt, che affonda le proprie radici nei racconti dei viaggi dei suoi genitori, e maturata col tempo crescendo sempre di più fino a esplodere completamente al momento in cui ha messo finalmente piede sul suolo indiano.
Come un magnete, l’India si presenta per Schmidt come una terra monumentale, quasi surreale, ricca di peculiarità, lontanissima dagli standard di vita europei ai quali siamo abituati e per tutte queste ragione da visitare assolutamente!